Il coordinamento centrale è svolto da un’Unità gestionale composta dai vertici di I.Fo.R.Lab.2 e di H.B.D.D., in forza dell’esperienza pluriennale congiunta maturata tra le due e dall’unione delle competenze e capacità specialistiche nei rispettivi ambiti d’interesse.
Essa rappresenta l’insieme di funzioni che impiegano conoscenze e tecniche omogenee per la realizzazione e la supervisione del processo operativo, svolgendo mansioni quali: formazione, addestramento ed aggiornamento delle unità operative; supervisione delle attività da svolgere in occasione di casi assegnati; gestione e conduzione del progetto ARS.
La “Human Blood Detection Dog (H.B.D.D.) – Unità cinofile e tecnologie per la ricerca di tracce ematiche e resti umani” nasce nel 2007 come progetto di ricerca nell’intento di applicare in campo forense doti e capacità olfattive proprie dei soggetti canini specificatamente addestrati.
La missione cui è sempre stata votata l’H.B.D.D. è quella di raggiungere l’obiettivo finale con efficienza ed efficacia, abbinando, nell’ottica della multidisciplinarietà e della sperimentazione, ambiti scientifici, cinofili e tecnologici.
Ne sono fondatori Vincenzo Scavongelli e Giacomo Micheli, il cui scopo iniziale è stato quello di coadiuvare le Forze dell’Ordine nell’individuazione di tracce ematiche latenti, anche difficilmente raggiungibili, resti umani, cadaveri, corpi contundenti e armi da punta o da taglio eventualmente utilizzati per compiere il delitto.
Ad oggi, l’H.B.D.D. ha all’attivo l’esecuzione di molteplici interventi operativi; l’organizzazione di 8 Operazioni congiunte Multinazionali e Multidisciplinari per la ricerca di Persone Scomparse vittime di reato ed eventi inerenti connessi, organizzate a cadenza annuale dal 2012; la realizzazione di numerosi stage ed eventi formativi in collaborazione anche con docenti esterni, nazionali ed internazionali, e professionisti del settore e molteplici docenze, anche in ambito universitario. In tal contesto, è stata inoltre oggetto di studio di 3 Project-Work del corso di laurea in “Tecniche di Allevamento Animale ed Educazione Cinofila” del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa.
Il perpetuo divenire e crescere delle aree d’interesse ha quindi portato, dalla maturazione di un’esperienza ormai più che decennale, allo sviluppo, realizzazione e sperimentazione di un’innovativa metodologia, flessibile, dinamica e altamente specialistica di operatività nell’ambito delle attività di ricerca, al fine di ottimizzare ed implementare tutti gli aspetti di un eventuale intervento, dalle fasi preliminari di pianificazione a quelle esecutive di intervento vero e proprio.
L’associazione “Investigative and Forensic Resource Laboratory” o I.Fo.R.Lab.2 – Associazione per lo sviluppo delle risorse forensi ed investigative, è un’Associazione culturale con finalità sociali, nata dall’idea di alcuni professionisti operanti in diversi settori delle scienze forensi che hanno sperimentato, attraverso anni di studio e collaborazione, l’importanza di un approccio multidisciplinare alle indagini. La mission è lo sviluppo delle attività forensi attraverso specifici progetti mirati alla multidisciplinarità e all’applicazione pratica delle scienze forensi ed investigative. La particolare competenza e la comprovata esperienza nello sviluppo di una metodica specializzata nel settore delle ricerche di persone scomparse, realizzato mediante la creazione del programma formativo denominato I.R.P.S. (volto alla formazione specializzata di personale operante nel settore dell’analisi e ricerca nei casi di scomparsa), ha determinato l’orientamento di I.Fo.R.Lab.2 verso il settore specifico delle persone scomparse, rispetto alla precedente versione che prevedeva un approccio più generico ai vari settori d’impiego delle investigazioni e delle scienze forensi.
L’obiettivo del programma, oltre a cercare di migliorare le competenze degli operatori nella fase cruciale delle prime indagini, mira a delineare una nuova figura professionale di supporto alle forze di polizia coinvolte nelle indagini e nella ricerca, nonché sviluppare un nuovo modello operativo che possa essere facilmente trasferito in qualunque Paese dell’Unione Europea.
Come soggetto qualificato ha pertanto collaborato attivamente al progetto europeo “L.O.S.T.” (Learning Opportunities inStruments and investigation Tecniques to fight the growning phenomenon of missing people in Europe), in partneriato con enti pubblici e privati e organizzazioni non governative che operano in Italia, Spagna, Danimarca, Portogallo, Belgio e Grecia, progetto ideato e co-gestito dall’Associazione O.M.N.I.S. di Perugia.